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Ecco cosa mi ha tenuto lontana per un po’

Oggi vorrei farvi vedere i risultati fioriti dell’ultimo mese passato più sul balcone che davanti al computer. Ne sono molto orgogliosa, non pensavo di avere il pollice verde! Qualche tempo fa avevo già parlato delle piantine che avevo seminato: la bella di giorno, il lathyrus odoratus (ovvero pisello odoroso), la malva, il blue mink e infine le bocche di leone. Purtroppo le bocche di leone non hanno combinato niente di buono, ma il resto …

Ecco le belle di giorno:

Ho seminato la Bella di Giorno in marzo, ma credo sia possibile farlo anche prima se si desiderano i fiori in aprile. Ovviamente le piantine vanno tenute al caldo. Io le ho seminate in contenitori molto piccoli, e poi le ho messe a dimora quando erano alte circa 5 o 6 centimetri. La pianta sarebbe rampicante, quindi se non le si danno dei sostegni tende a ricadere, ma in modo non molto aggraziato secondo me. Il fusto e le foglie tendono ad ingiallire con la perdurata esposizione al sole, però è una pianta rustica e di facile coltivazione, non necessita di particolari cure. La fioritura è abbondante ma il fiore dura solo un giorno. Le mie preferite sono quelle blu, ma ce ne sono anche di bianche e screziate sul blu e sul rosso. Si chiama bella di giorno perchè il fiore di notte si richiude: il giorno dopo non si riapre, e si stacca dalla pianta.

Ho poi piantato il pisello odoroso che, nonostante il nome poco invitante secondo me, è una pianta eccezionale, poco conosciuta, di facilissima manutenzione e di grande effetto. Il fiore ha un profumo straordinario, sa di miele e ciclamino. Il fiore dura parecchi giorni e può essere di vari colori: io finora ne ho avuti di rosa chiaro e violetta, ma spero che ce ne siano anche di rossi. Ecco qualche immagine.

Anche in questo caso ho seminato i pisellini verso la fine di marzo: nonostante ovunque ci sia scritto che la pianta non sopporta il trapianto, io le ho rinvasate e hanno preso tutte molto facilmente nella loro nuova dimora. E’ necessario fornire alla piantina dei tutori di modo che si possa aggrappare con le radici avventizie. Se le si da poca terra, non crescerà molto e fiorirà prima, altrimenti raggiungerà il metro di altezza prima di fiorire. Secondo me è molto bella se coltivata in vaso, con tre o quattro tutori (delle canne di bambù andranno benissimo) posti vicino alle piantine. Io ho collegato i tutori tra di loro con dello spago di modo che le piantine potessero aggrapparsi più facilmente. Questa pianta sta meglio in pieno sole, non necessita di molta acqua, se la si concima durante la fioritura resterà fiorita più a lungo. Il profumo di questi fiori è straordinario, soprattutto per una come me che, non fumando più, apprezza tantissimo questo genere di cose.

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Smetto con uno e attacco con l’altro

Era troppo bello per essere vero. Come da copione, la mia vita non poteva scorrere fluida e libera dalle dipendenze. No, neanche per sogno. Smetto, anzi, tento di smettere con le sigarette ed attacco con il caffè.

Eh già. Passata indenne attraverso una gincana di genitori morbosamente attaccati alla macchinetta del caffè, compagni di appartamento e amici ultraortodossi della moka e colleghe assatanate di caffeina, ecco che mi ritrovo ora a smaniare per questo composto scuro e allappante, dall’odore sommamente disgustoso ma, chissà perchè, assolutamente irresistibile. Però… ovviamente c’è sempre un però. Così come non fumavo se non avevo una gomma da masticare perchè fondamentalmente il sapore della sigaretta mi faceva schifo, così ora non mi bevo mica il caffè in quanto tale, non sia mai. Ci devo sempre mettere del mio, io. Quindi, tra tutte queste opzioni che abbiamo a disposizione, quale scelgo?

Non ne scelgo nessuna, ovviamente!

A me piace solo ed esclusivamente questo: .

Non è per fare pubblicità, ma è veramente una cannonata, una bomba, orzo (che è quello che bevevo anche prima di scoprire questa meraviglia, questo sublime surrogato) e caffè, bello lungo e con tanto zucchero, alla faccia della dieta e della glicemia.

Quando vado al bar, invece, sono una di quelle che rompono i maroni ai baristi. Chiedo un caffè d’orzo lungo in tazza grande con zucchero di canna (strano che non mi abbiano mai chiesto se il cren lo voglio a parte). Ci vuole pazienza con chi sta smettendo di fumare, tanta tanta pazienza.

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L’eleganza, ovvero l’arte dello scrocco

Domenica pomeriggio. Due amici si incontrano e chiacchierano del più e del meno, seduti al sole. Uno indossa una giacca dal taglio elegante e, da come la indossa, ne è evidentemente orgoglioso. L’altro, accendino alla mano, gli dice ammirandolo con aria sorniona: “Beh, proprio una bella giacca, complimenti, ti sta benissimo”. Il proprietario della giacca si inorgoglisce non poco, quando l’amico aggiunge : “Bella davvero, soprattutto il taglio delle tasche”. Tace e sorseggia la sua birra, compiaciuto.

“Non è che dentro quelle tasche avresti un pacchetto di sigarette per caso?”

Chapeau. 🙂


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