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Un consiglio un po’ … azzardato.

Sentite che consiglione ci danno per smettere di fumare questi furbacchioni di Winners Club – Vincere on line (non metto il link perchè puzza di spam, se vi interessa non vi resta che cercarlo!):

” La maggior parte dei fumatori non è in grado di togliersi il vizio. Diranno che ne possono uscire quando vogliono, ma la verità è che la tossicodipendenza è troppo forte. Ora arriva un’idea che potrebbe aiutare le persone a smettere di fumare, una volta per tutte. Cominciare a giocare d’azzardo. “

Pare che un signore bavarese abbia investito quello che spendeva quotidianamente per le sigarette in biglietti della lotteria e grattini vari, diventando il fortunato vincitore di una discreta sommetta.

“Le persone con problemi di dipendenza trovano più facile cacciare via un’ abitudine dando il via ad un’ altra. Mentre l’uomo si stava auto-curando, è accaduta una cosa ironica. Ha vinto la lotteria. Adesso è un ex fumatore , milionario”.

Ma pensa te, non mi era mica venuto in mente … Geniale, no?

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La cicca dell’attesa costa cara a Trenitalia

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Quando fumavo, una delle situazioni in cui proprio non riuscivo a resistere alla tentazione di accendere una sigaretta era l’attesa: una coda in macchina, un amico da aspettare, un treno in ritardo. E quante volte è capitato che il treno fosse in ritardo? A dire il vero capita ancora, eccome se capita, soprattutto qui nel Veneto felix: la Regione ci è andata giù pesante un’altra volta con Trenitalia, comminandole una super multa che verrà tramutata, come per magia, in sconti sugli abbonamenti per studenti e lavoratori pendolari. Insomma, io ho smesso di fumare, ma i treni non hanno smesso di essere in ritardo, anzi. E mi è più dolce resistere all’attesa sapendo che in aprile l’abbonamento per Padova mi costerà 5 euro e non i soliti 50 euro circa (circa perchè ovviamente non c’è nessun tariffario da nessuna parte dove si possano consultare i prezzi degli abbonamenti, nonchè dei biglietti a fascia kilometrica).

Detto questo però vorrei aggiungere una considerazione: non ho visto nessun cartellone o informazione di qualunque tipo nelle stazioni che frequento, tranne tonnellate di questionari di gradimento che gli utenti dovrebbero rimandare via fax (mi fanno morire questi burocrati) abbandonati sulle panche delle sale d’attesa. La Regione dovrebbe obbligare l’azienda a sputtanarsi un po’. Inoltre secondo me questa misura non porta benefici duraturi: tanto i soldi per pagarla li rastrellano molto facilmente aumentando le tariffe quando e come gli pare (da quando lavoro a Padova, ovvero dall’ultimo trimestre del 2006, l’abbonamento è aumentato di quasi 10 euro) o facendo pagare all’utenza 31 kilometri come se fossero 40 senza batter ciglio. Se trovo il genio che ha inventato le fasce kilometriche gli sputo in un occhio!

Ok dai, cerchiamo di non trasformare una bella notizia in una brutta fazenda … altrimenti mi sa che alla prossima attesa mi precipito di nuovo dal tabacchino! Buono mese gratis a tutti!

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