Archivi del mese: giugno 2008

Ecco cosa mi ha tenuto lontana per un po’

Oggi vorrei farvi vedere i risultati fioriti dell’ultimo mese passato più sul balcone che davanti al computer. Ne sono molto orgogliosa, non pensavo di avere il pollice verde! Qualche tempo fa avevo già parlato delle piantine che avevo seminato: la bella di giorno, il lathyrus odoratus (ovvero pisello odoroso), la malva, il blue mink e infine le bocche di leone. Purtroppo le bocche di leone non hanno combinato niente di buono, ma il resto …

Ecco le belle di giorno:

Ho seminato la Bella di Giorno in marzo, ma credo sia possibile farlo anche prima se si desiderano i fiori in aprile. Ovviamente le piantine vanno tenute al caldo. Io le ho seminate in contenitori molto piccoli, e poi le ho messe a dimora quando erano alte circa 5 o 6 centimetri. La pianta sarebbe rampicante, quindi se non le si danno dei sostegni tende a ricadere, ma in modo non molto aggraziato secondo me. Il fusto e le foglie tendono ad ingiallire con la perdurata esposizione al sole, però è una pianta rustica e di facile coltivazione, non necessita di particolari cure. La fioritura è abbondante ma il fiore dura solo un giorno. Le mie preferite sono quelle blu, ma ce ne sono anche di bianche e screziate sul blu e sul rosso. Si chiama bella di giorno perchè il fiore di notte si richiude: il giorno dopo non si riapre, e si stacca dalla pianta.

Ho poi piantato il pisello odoroso che, nonostante il nome poco invitante secondo me, è una pianta eccezionale, poco conosciuta, di facilissima manutenzione e di grande effetto. Il fiore ha un profumo straordinario, sa di miele e ciclamino. Il fiore dura parecchi giorni e può essere di vari colori: io finora ne ho avuti di rosa chiaro e violetta, ma spero che ce ne siano anche di rossi. Ecco qualche immagine.

Anche in questo caso ho seminato i pisellini verso la fine di marzo: nonostante ovunque ci sia scritto che la pianta non sopporta il trapianto, io le ho rinvasate e hanno preso tutte molto facilmente nella loro nuova dimora. E’ necessario fornire alla piantina dei tutori di modo che si possa aggrappare con le radici avventizie. Se le si da poca terra, non crescerà molto e fiorirà prima, altrimenti raggiungerà il metro di altezza prima di fiorire. Secondo me è molto bella se coltivata in vaso, con tre o quattro tutori (delle canne di bambù andranno benissimo) posti vicino alle piantine. Io ho collegato i tutori tra di loro con dello spago di modo che le piantine potessero aggrapparsi più facilmente. Questa pianta sta meglio in pieno sole, non necessita di molta acqua, se la si concima durante la fioritura resterà fiorita più a lungo. Il profumo di questi fiori è straordinario, soprattutto per una come me che, non fumando più, apprezza tantissimo questo genere di cose.

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Tu quoque, ovvero i fallimenti della teoria del Tacchino Freddo.

Vi chiederete il perchè di un titolo tanto bizzarro per questo post. Io invece mi chiedo perchè mai la realtà debba essere sempre così ingiusta…

Ieri sera una triste scoperta ha offuscato l’aperitivo novembrino che stavamo consumando allegramente al nostro solito baretto. Uno dei miei vate, anzi forse l’unico vero vate dello smettere di fumare, un noto musicista della nostra zona cui non dispiacerà affatto la citazione e il link al maispeis della sua band, i Fieldmen of Blues, dopo 2 anni e mezzo, ripeto, dopo 2 anni e mezzo di onorato, sdegnoso e sprezzante rifiuto della cicca, contornato da proselitismo e rotture di maroni varie a chi ancora perdurava nell’ignobile viziaccio, ha ripreso a fumare. L’ho visto ieri, seduto, felpina grigia, birrettina e cicca alla mano. E’ una fase, mi ha detto, un periodo… Non ci sono parole: o mio vate, torna sui tuoi passi!!

Riflettendo su questo accadimento, mi sono chiesta se non sia il modo in cui si smette di fumare che pregiudichi il risultato finale, rischiando di vanificare tutti gli sforzi del malcapitato ex -fu-futuro fumatore. Sia il mio luminoso vate che io abbiamo smesso con la famigerata tecnica cosiddetta del tacchino freddo.

Ovvero, going cold turkey, smettere di brutto, da un giorno all’altro. Forse in questo modo il corpo e la mente non si abituano all’idea di non essere più schiavi della sigaretta, e quindi la prendono come un gioco, una gara di forza. La forza prima o poi finisce, la sfida perde il suo fascino, i chili di troppo pesano (il mio amico conferma -4 nel giro di pochissimo, da quando ha ripreso) e si fa presto a tornare sui propri passi.

Spero tanto che non accada anche a me, anche se il -4, alla vigilia della spiaggia, lo ammetto, mi fa molta più gola di un tacchino freddo …. Tra l’altro, che modo di dire alquanto singolare, no?

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Piccole soddisfazioni

Ieri sera abbiamo avuto degli amici a cena, finalmente. Era da tempo che dovevamo invitarli e per un motivo o per l’altro abbiamo sempre rimandato; la serata è stata super piacevole anche se leggermente troppo carboidratata e siamo stati benissimo. Hanno portato una torta gelato al caffè superlativa che ha glissato senza troppi complimenti i miei mini clafoutis alla fragola, che sarebbero stati ottimi se non avessi voluto fare di testa mia aggiungendo della farina perché il composto mi pareva troppo liquido. DEVE essere liquido. Riproverò senz’altro e metterò sul blog la ricetta con le foto, visto che in questi mesi di silenzio ho ricevuto un dono meraviglioso con cui posso finalmente scatenarmi.

Tornando alla cena, non ho precisato che i nostri amici, così come del resto anche il mio moroso, sono fumatori, e tutti e tre ci hanno dato dentro con le sigarette durante la serata, che si è protratta fino a tarda ora. Bene, sono felicissima di dire che né dopo la cena, né dopo il caffé, né mentre bevevamo l’amaro mi è venuto in mente di fumare, o ho provato il desiderio di farlo. In questo periodo così avaro di soddisfazioni, mi tengo stretta questa e vado avanti, sperando che vengano tempi migliori anche dal punto di vista meteorologico. Fa un freddo cane e di spiaggia o almeno piscina non se ne parla proprio.

Verranno tempi migliori.

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A volte ritornano … ma non ricominciano!

Finalmente riprendo a scrivere sul mio blog, sinceramente questi quasi due mesi di assenza sono volati senza che avessi nemmeno il tempo di rendermene conto. Scusatemi tutti per la lunga assenza, vi assicuro che è stata più che giustificata da impegni di lavoro di ogni genere, purtroppo non sempre ripagati, anzi. Diciamo che inizia ora una nuova fase della mia vita.

Per quanto riguarda il tema di questo blog, non ho affatto ripreso a fumare, come qualcuno avrà sicuramente pensato. Anzi, sono sempre più felice e convinta della mia scelta (se volete un po’ di aggiornamento statistico, sappiate solo che in 5 mesi ho risparmiato già quasi 500 euro, ed il numero di sigarette non fumate è talmente esorbitante che non ho neanche il coraggio di pensarci). L’ingrassaggio pare rallentato o addirittura terminato, però aspetto ad esultare visto che può darsi che la temporanea semi inappetenza sia un postumo dell’ultima influenza che mi sono beccata la settimana scorsa.

Bene, quindi grazie per avermi aspettata per così tanto tempo e come sempre … buona fumata a chi ancora fuma, e coraggio a chi sta smettendo!

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